Diario di un volontario Campo di Rojo Piano

Diario di un volontario in servizio al Campo di Rojo Piano

Ore 6:30
Sveglia – Che freddo! Sulla tenda e sull’erba c’è la brina. – il termometro del camion segna meno 3. – almeno andiamo a lavarci il viso, sperando che l’unico rubinetto di acqua di tutto il campo non sia ghiacciato. Abbiamo solo quello e quattro bagni chimici. Ci arrangiamo dai, tanto tra un po’ esce un bel sole caldo. Ieri c’erano 25 gradi. Sistemiamo la tenda e andiamo a fare colazione.
Colazione – i panini portati da casa li abbiamo finiti ieri. Un succo e una brioscina ci bastano.

Ore 7:30
Riunione di coordinamento con il capo campo – ci sono ancora sei tende da montare nella parte più a sud del campo e il lavoro viene assegnato a due squadre. Gli elettricisti devono continuare a predisporre l’impianto elettrico da campo anche se ancora mancano alcuni componenti. In particolare, non si devono collegare i termetti elettrici perché l’ENEL non ha ancora ripristinato le linee e i gruppi elettrogeni non sono sufficienti a farli funzionare. Il capo, infine, ci informa che dal giorno successivo sarà presente in campo un signore che usa la carrozzina. È necessario quindi smontare la tenda più vicina all’ingresso del campo, livellare perfettamente il terreno e rimontare la tenda. Io propongo di sollevare la tenda senza smontarla e spostarla di qualche metro. Aldo propone di utilizzare una terna per spianare l’area. Ce n’è proprio una in fondo al campo, ma ha una gomma a terra. Andrea, che fa il gommista, si propone di aiutare nella riparazione. Il capo approva quanto proposto e affida al suo vice il compito di rintracciare il proprietario della macchina per l’autorizzazione all’uso della stessa e di trovare un gommista aperto in zona. Buona giornata a tutti.

Ore 9:30
Caffè
– Franco, un ospite del campo, ha recuperato dalle macerie della sua casa una moka e una bottiglietta di anice. Tutte le mattine fa il giro tra i volontari e ad ognuno dà un bicchierino con due gocce di caffè e una di anice. Mentre lo versa si rammarica che è poco, ma deve bastare per tutti, e di non avere lo zucchero. Tutti ringraziano Franco mentre lui ringrazia noi.

Ore 11:00
Riunione dei capisquadra con il capo campo
– La gomma è riparata, il vicecapo campo ha recuperato le chiavi della terna, io ho già avvisato le due squadre di volontari che stavano montando le tende, Aldo sta scaldando la terna.

Ore 11:10
Operazione tenda
– tutte le operazioni di spostamento tenda, spianatura e riposizionamento filano lisce. Dopo un ora di lavoro tutti ritornano alle proprie attività soddisfatti del risultato.

Ore 12:30
Pranzo
– il nostro campo non ha la cucina e la mensa, per cui è necessario spostarsi nel campo vicino (circa 5 km). Facciamo due turni per non lasciare il campo incustodito. Al ritorno Aldo vuole tornare a piedi perché deve vedere una cosa.

Ore 14:30
Ripresa attività ordinaria
– mentre stiamo sistemando una prolunga una signora ci chiede perché facciamo tutto questo per loro? perché siamo così buoni? Ma signora, siete voi mamme che ci avete insegnato così. La signora ci ha salutato con un sorriso di ringraziamento.

Ore 15:30
Rientro di Aldo
– Aldo rientra al campo dopo 2 ore con un vecchio motocoltivatore con aratro che si è fatto prestare da un contadino lungo la strada. Così andiamo meglio a scavare le canalette di scolo attorno alle tende dichiara soddisfatto

Ore 16:00
Battesimo di Brian
– nella tenda adibita a chiesa si è tenuto il battesimo di Brian, un bambino nato pochi giorni prima del terremoto. Il nostro presidente ha consegnato nella tenda del bimbo una culla

Ore 17:30
Ripresa delle attività ordinarie
– l’impianto elettrico del campo è praticamente pronto, ma l’ENEL non si è vista. Questo significa un’altra notte al freddo.

Ore 19:30
Cena
– anche per la cena si fanno i due turni. Durante la cena si parla che al centro di coordinamento dovrebbe arrivare un carico di materiale elettrico. Con il Capo campo decidiamo di andare a vedere.

Ore 22:00
Centro di coordinamento
– ci siamo recati al centro di coordinamento ad aspettare il carico che purtroppo non è arrivato, l’autista ha dovuto fermarsi in autostrada per le prescritte ore di riposo.

Ore 24:00
Rientro al campo
– la giornata, lunga ed estenuante, è finita. Prima di dormire però, tra compagni di tenda, ci scambiamo le fatiche e le emozioni di quel giorno. In particolare ripensiamo a quelle donne e a quegli uomini che hanno perso tutto, ma condividono con noi quel poco che è rimasto loro: due gocce di caffè, un sorriso.

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