L’umiltà è una Virtù Granitica
22 Maggio 2024 Papa Francesco dedica l’udienza generale alla virtù dell’umiltà: “al centro della catechesi odierna la virtù dell’umiltà che è alla base della vita cristiana, essa è la grande antagonista del più mortale tra i vizi, vale a dire la superbia”.
La Protezione Civile di Villadose si è recata all’Udienza del Papa, vivendo un’esperienza all’insegna del più grande maestro della vita cristiana, Papa Francesco. Due giorni a Roma per le 40 persone tra volontari e sostenitori partecipanti all’Udienza, che hanno vissuto un’emozione indescrivibile, un gruppo affiatato, per il quale anche la fede unisce e fa squadra.
La colonna di pellegrini si era formata già dalle prime ore del mattino e sembrava non terminasse mai. Con le nostre divise gialle, già dalle 7 del mattino eravamo inseriti nella lunga fila in attesa di oltrepassare i consueti controlli di sicurezza e attendevamo di entrare, mentre il sottoscritto distribuiva al gruppo i biglietti per accedere all’udienza.
Si stima una partecipazione all’udienza di circa 15.000 persone: quella che si vedeva dall’alto, proiettata negli schermi giganti posti frontalmente alla Basilica, sembrava una minuscola stella, invece eravamo noi, una piccola macchia gialla inserita al centro di Piazza San Pietro. Francesco è arrivato in piazza San Pietro a bordo della papamobile, dove ha fatto salire quattro bambini, per il tradizionale giro tra la folla di fedeli.
Nel suo discorso durante l’udienza generale il Pontefice ha aperto dicendo: “Concludiamo questo ciclo di catechesi soffermandosi su una virtù che non fa parte del settenario, di quelle virtù cardinali o teologali, ma che è alla base della vita cristiana, questa virtù è l’umiltà.
Essa è la grande antagonista tra i più mortali dei vizi quale, la superbia. L’orgoglio e la superbia” – ha continuato il Papa – “gonfiano il cuore umano facendoci apparire più di quello che siamo, mentre l’umiltà ci porta nella giusta dimensione”.



La folla in Piazza San Pietro ha applaudito a questa frase toccante, profonda. Ma subito è calato il silenzio; il Papa ha continuato – “Siamo creature meravigliose ma limitate con i nostri pregi e difetti. La Bibbia ricorda che siamo polvere e polvere ritorneremo. Beate le persone che custodiscono nel cuore questa percezione della propria piccolezza, e queste persone sono preservate da un vizio brutto, l’arroganza, e nelle Beatitudini Gesù parte proprio da loro: Beati i poveri in spirito perché di essi è il regno dei cieli. E’ la prima delle beatitudini e sta alla base di quelle che seguono, infatti la mitezza, la misericordia, la purezza di cuore nascono dal senso interiore di piccolezza, l’umiltà è la porta d’ingresso di tutte le virtù”.
Il Papa ha proseguito l’omelia descrivendo la parola umile “che deriva da Humus, cioè Terra, l’umiltà è una Virtù Granitica”; questa parola gli è piaciuta così tanto che l’ha ripetuta più volte, ribadendo, che “la piccolezza che ci dà l’umiltà è una forza invincibile, l’umiltà è tutto ciò che ci salva dal maligno, è la fonte della pace nel mondo, dove non c’è umiltà, c’è guerra, discordia, omissione” e ha concluso affermando che “l’umiltà è la via del cammino alla salvezza, quella che ci libera dall’orgoglio e ci apre le porte alla grazia di Dio, permettendoci di vivere in comunione con lui e in comunione con i nostri fratelli e sorelle”.
Poi ha rinnovato l’appello a pregare per la pace: “Preghiamo per la pace. Non dimentichiamo la martoriata Ucraina, non dimentichiamo la Palestina, Israele, il Myanmar. Preghiamo per la pace, preghiamo per tutti i popoli che soffrono la guerra”, ha detto Bergoglio salutato dall’applauso dei fedeli, in un appello a braccio al
termine dell’udienza generale. “Tutti insieme, col cuore grande, preghiamo perché ci sia la pace definitiva. E niente guerre, niente! Perché la guerra è sempre una sconfitta, sempre”.
Le giornate ci hanno regalato anche altri momenti importanti come la visita alla Basilica di San Pietro, in particolare la tomba di Giovanni Paolo II, la visita al Colosseo, all’Altare della Patria ed alla Fontana di Trevi.
Sono stati due giorni intensi, con momenti di aggregazione e condivisione che i volontari dell’A.P.C. Villadose avevano organizzato e programmato con molta cura e, in particolare, per questo, ringrazio Sandro Stocco, Daniele Rosso ed Andrea Previato.
Il Presidente dell’Ass.ne
Cav. Alessandro Paparella Andreoli